Piazza Levante su Destino

Qui di seguito la bella recensione che su Piazza Levante Sabina Croce ha dedicato al mio romanzo Destino.

Febbraio 1901. A Borgo di Dentro, cittadina non troppo di fantasia del basso Piemonte (non è difficile riconoscervi un angolo di Ovada) la povertà è feroce, la fame tormenta le operaie della filanda che organizzano uno dei primi scioperi della storia locale. Ma Giulia Masca ha vent’anni, è determinata e resiste. Risparmia tenace per le prossime nozze e intanto fantastica con Anita, l’amica di sempre, su quanto sarebbe giusto ottenere in cambio del lavoro che cuoce le mani e spezza le schiene. Poi una doppia intollerabile delusione la spinge alla fuga, tutti i risparmi investiti nel biglietto di terza classe su un piroscafo per l’America, vitto e alloggio compresi ‘fino a destino’.

Marzo 1946. Mrs. Giulia Masca, matura e ben tenuta signora benestante in abito di gabardine color pastello e soprabito in tinta, fa ritorno per pochi giorni a Borgo di Dentro per una visita che ha tutto il sapore di un regolamento di conti col passato.

Il passato è soprattutto Anita, l’amica di gioventù di cui dal giorno della fuga non ha saputo più nulla. L’accompagna il figlio Michael, nato e cresciuto americano ma ben consapevole dell’importanza del legame della madre con le sue radici.

Nei pochi giorni che Giulia trascorre a Borgo di Dentro, rileggiamo nei suoi pensieri la storia della sua vita americana, dell’uomo che l’ha accolta ed amata e che ha costruito col suo aiuto un piccolo impero di groceries, da Mulberry Street a Soho, da Brooklyn a Lexington Avenue; delle difficoltà dell’emigrazione e delle opportunità offerte a chiunque se la sappia cavare, dei rapporti con la politica non sempre trasparenti. Vediamo attraverso i ricordi di Giulia il brulichio vitale della New York del primo Novecento, italiani irlandesi tedeschi ebrei e polacchi, gente perbene e malfattori, grandi lavoratori e grandi profittatori. Profitto, profitto, profitto. Continua a leggere “Piazza Levante su Destino”