Questo microraccontino è uscito sabato sul magazine del Corriere Io Donna.
Bisognava lasciarsi ispirare da questo quadro di Edward Hopper del 1933, dal titolo Cottage at Wellfleet. Come resistere? Buone vacanze a tutti.

Controlla le gomme della bicicletta, poi siede. Arbusti duri come corde. Che idea passare di qui, è un bel rischio. Pietre, scaglie, vetri rotti: se avesse bucato? Come sarebbe arrivata alla stazione? Non avrebbe dovuto farlo, non è più una bambina, zia lo dice sempre.
Nello zainetto ha messo sei barrette, un golf e due paia di mutande. Nella tasca interna, 24 dollari e 75. Deve solo arrivare in tempo per l’autobus, poi Boston, New York e lì farà come in tv: chiamerà un taxi alzando il braccio e si presenterà al 12 di Lenox Road. L’annuncio diceva astenersi perditempo. «Che vuol dire, zia?», ma la donna non ha alzato gli occhi dal terzo martini. Adesso però deve darsi una calmata. Le gomme sono a postissimo. Con un po’ di fortuna, li vedrà dinuovo scendere dalla scaletta, madre, padre e le gemelline coi teli colorati.
Forse lui si fermerà a fumare sui gradini, come due anni prima, quando con nonna avevano fatto un pic nic in spiaggia loro due sole. Carne fredda, cetrioli e salsa allo yogurt. Stracci di nubi, in cielo, e l’aria calda, fragrante di alghe macerate.
C’è l’oceano, a New York? La bambina avvolge un ricciolo con un dito. Spera che Lenox Road abbia questo identico odore.
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