Skopje, o cara

20161016_153722Questo articolo è uscito su Cultweek il 19 novembre del 2016. Qui trovate l’originale. L’ho scritto di ritorno dal mio viaggio nella capitale della Macedonia, che non conoscevo e dove sono stata invitata dal locale Comitato della Dante Alighieri.

Dei Balcani non so quasi niente, giusto quel che si trova nei libri di scuola. E meno ancora so di quel pezzetto di Balcani che si chiama Macedonia: la falange macedone irta di picche come un istrice, Alessandro Magno che conquista il mondo a vent’anni, cose così. Di Skopje, la capitale, so che da queste parti è nato l’imperatore Giustiniano, che nel 1963 un terremoto l’ha quasi rasa al suolo e che ci ha appena giocato la Nazionale. E non sapendo quasi niente dei Balcani, della Macedonia e di Skopje, all’idea di andarci mi è venuta un po’ di paura. Niente di paralizzante, piuttosto uno stato di allerta, quel sudorino tra le scapole quando superi la fila di tir in autostrada. Vai tranquilla, ti dici, ma fa’ attenzione. Continua a leggere “Skopje, o cara”

torniamo tutti bambini

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Sono stata a Mantova al Festivaletteratura, come inviata di Cultweek. Ho twittato tanto, e poi ho scritto questo pezzo. Lo anche trovate qui mentre l’immagine sopra, il Paese dei Balocchi, è di Valeria Franco

Mantova mi piace perché per strada la gente parla di ermeneutica e Virginia Woolf, sta in coda non solo per il campione di incassi, ma anche per l’oscuro romanziere finlandese, oppure si riposa su una panchina ascoltando un raccontino di Tommaso Landolfi.

Stiamo – Autori Ospiti e Imbucati come me, ma anche editor, agenti letterari, addetti stampa e perfino giornalisti di Radio Tre – stiamo dentro una palla di vetro con neve e carillon, una sospensione della realtà al profumo di sbrisolona, consolante come una salamella, stiamo belli comodi nel migliore dei mondi possibili, dove l’unica cosa che conta è come si scrive un buon racconto, come ti è venuta l’idea, se stai già pensando al prossimo libro, se l’Arte ha medicato le tue ferite. Continua a leggere “torniamo tutti bambini”